Gioacchino Rossini (1792-1868)
per soli coro ed armonium
Soprano: Patrizia Calzolari
Mezzo Soprano: Loretta Liberato
Tenore: Raffaele Giordani
Basso: Andrea Nobili
1° Pianoforte : Roberto Bonato
2° Pianoforte: Luciano D’Orazio
Armonium: Carlo Ardizzoni
La Petite Messe è uno dei capolavori della letteratura musicale italiana.
Può essere considerata un “sublime ed estremo testamento del potenziale compositivo ed espressivo di un’intera esistenza”, parole dello stesso Gioacchino Rossini. Della composizione, terminata nell’estate del 1863, il compositore elaborò due versioni: una camerale, la partitura originale, per piccolo coro, quattro soli (soprano, contralto, tenore, basso), due pianoforti e harmonium.
Nel 1867, la versione orchestrata, nel timore che se l’orchestrazione fosse stata fatta da qualcun altro musicista dopo la sua morte, l’opera non avrebbe avuto quella caratteristica per cui l’aveva composta.
E’ un’opera singolare, spoglia ed essenziale, ma tecnicamente molto complessa, opera “sacra” nella struttura musicale, ricca di astrattezza e di mistero, un’opera matura, raffinata, di grande impatto emotivo per chi si pone al suo ascolto come ad un viaggio nell’introspezione per arrivare alla percezione della spiritualità. La partitura che verrà eseguita il 12 aprile è quella camerale, l’unica variante è costituita dall’impiego di un coro “grande”, laddove Rossini aveva previsto l’esecuzione da parte di un piccolo gruppo di cantori, inizialmente dodici, poi ventiquattro.