Coro: Cappella Musicale Arcivescovile dei Servi
Orchestra: Strumentisti dei Servi
Organista: Roberto Cavrini
Direttore e concertatore: Lorenzo Bizzarri
La Messa dei poveri e la Messa del nonno, il cui manoscritto data Monte Castello, agosto 1992, appartengono alle composizioni per la liturgia di Padre Santucci. La partitura in Do maggiore, che esclude i solisti, regge il forte impianto corale sopra un notevole fondamento orchestrale, che in più passi acquisisce anche una certa autonomia dal canto e quindi dal testo stesso. La scrittura corale, spesso tenacemente omoritmica e quindi volutamente rispettosa del sacro testo, sa aprirsi, qua e là, a squarci contrappuntistici, pochi, di grande efficacia.
Se il Kyrie spicca per un rigore declamatorio che varia di ben poco i valori delle note, il brevissimo Sanctus (che cita la mozartiana Messa dell’incoronazione) comincia alquanto spaziato quasi per permettere al breve Agnus Dei di estendersi. il Gloria, fornito di un bellissimo Laudamus, e il Credo, un Allegro maestoso capace di moderarsi nel tempo. Circa il titolo, l’autore usava dire che lo stile compositivo adottato era una summa dei grandi maiores, antenati, insomma “nonni” della musica d’Occidente (a cominciare da Bach). Frequentemente eseguita nella Basilica dei Servi, anche nel corso della liturgia. La Messa del Nonno rivive oggi per Avvento in Musica.