Franz Schubert (1797-1828)
Orchestra: Orchestra da camera Euridice
Direttore: Pier Paolo Scattolin
Organo: Fabiana Ciampi
Soprano: Alida Oliva
Tenore: Michele Concato
Basso: Rolando Lisi
La produzione sacra giovanile di Franz Schubert costituisce certamente uno degli aspetti meno conosciuti, la Messa n.2 in Sol Maggiore, D 167, per soli (ATB), coro (SATB), archi e organo, esprime una costruzione di grande complessitàe magniloquenza espressiva, fu composta in appena sei giorni all’età di diciotto anni.
Lo stile è quello consueto della musica cattolica, ossia quello della musica “concentrata” in cui le sezioni di impostazione profana e edonistica si alternano con sezioni di carattere contrappuntistico.
Nel “Kyrie” è interessante la sezione responsorialedel “Christe”, in cui si alternano coro e solisti; “Gloria” e “Credo” sono piuttosto tradizionali, il “Sactus” è solenne e si avvale di un “Hosanna” di carattere imitativo. Il “Benedictus” riecheggia moduli pastorali e l'”Agnus Dei” ricorre ad un’intima espressività che in qualche modo si riallaccia a quello “Stabat Mater” di Pergolesi assai conosciuto e ammirato in Europa per tutto il Settecento.